MY CITY

MY CITY
(foto by Stefano)

February 12, 2008

Strane conversazioni...

Camminavo.
Ero in piazza e mi stavo dirigendo verso il pub.
Dovevo trovarmi alle 16,00 con Luca, l'amico di Parma.
Ogni tanto ci vedevamo per raccontarci le nostre vite.
Mentre camminavo ascoltavo dietro alle mie spalle due ragazze, penso amiche, che parlavano.
E mentre camminavo era impossibile non ascoltarle dato il loro alto tono di voce.
Una delle due stava spiegando all'altra le sue idee nei rapporti di coppia, della vita con il proprio ragazzo, come vive lei la storia da fidanzati.
Era molto attenta alle parole. La sentivo molto presa nei discorsi e mi sono subito chiesto se era o non era fidanzata. Era bello ascoltarla, mi piaceva il suo raccontare, il suo spiegare, come i suoi progetti o sogni.
Camminavo e l'ascoltavo.
Ad un certo punto la sua amica gli risponde: " ma cosa vuoi dire tu, cosa vuoi parlare tu, cosa vuoi spiegarmi, che non sei nemmeno fidanzata...!".
Mi fermo.
Mi volto e guardo in viso la prima ragazza. E' muta. Il viso si rattrista. Cerco di guardarla negli occhi, ma questi sono fissi a terra.
Solo per un secondo li alza e in nostri occhi si incrociano.
Li vedo. Sono lucidi. I suoi discorsi, così come i suoi sogni, sono spezzati e volati via.
Subito dopo i suoi occhi ritornano a terra.

Avrei voluto dirle una parola.
Avrei voluto.
Ma ero senza parole come lo era lei.
Avrei volto darle un abbraccio.
Avrei voluto.
Le avrei forse dato una spettinata ai suoi ricci capelli mori, come ogni tanto faceva mia nonna quando ero piccolo per farmi sorridere.
Ma non ho fatto nulla di tutto questo.
Ho continuato a camminare dirigendomi al pub dove mi aspettava Luca.

Tutto il giorno ho avuto l'immagine di quegli occhi di quella ragazza.
Avrei voluto dirle una parola.
Ma quale?

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