MY CITY

MY CITY
(foto by Stefano)

February 12, 2008

Partire...

Erano passati circa tre anni da quell'incontro.
Ogni tanto mi mandava dei messaggi, ma io non rispondevo mai.
Mi inviava sempre delle cartoline dai posti in cui si fermava per lavoro. Asia, America, Europa. Ma non metteva mai nessun commento, scriveva solo il mio indirizzo.
E, stranamente, mi faceva piacere ricevere le sue cartoline.

Mi aveva detto un giorno.
"Sai dove vorrei andare a vivere un giorno?"
"No", le avevo detto io.
"A Zihuatanejo!"
"A che fare?"
"Non lo so, ma so solo che è il posto dove vorrei un giorno fermarmi. Sai, io sono sempre scappata....anche dal mio ultimo fidanzato che mi aveva chiesto di sposarmi...
Ma un giorno è lì che vorrò fermarmi e se tu vorrai venire ne sarò felice."

Quando un giorno mi arrivò la cartolina da Zihuatanejo, capii che veramente era là che era andata a vivere. Era là che mi aspettava.
O lo pensavo io.
Ho passato un mese nel domandarmi se era arrivato il momento di partire, se era arrivato il momento di andare da lei.
Anna alla fine mi aveva convinto di partire, di andare da lei, di fare un giro e di giocare.
"Vai! E' giunto il momento che vai da lei! Senza un perché, senza farti domande. Vai per dieci giorni e poi ritorni a casa".

Anna era stata convincente. Ero pronto per partire. Quella volta che ci eravamo visti nella mia città, ci eravamo promessi di dimenticarci uno dell'altro, di lasciarci, di non sentirci.
Ma non è mai stato così.
Una notte l'ho persino sognata.
Ho sognato io lei che discutevamo sull'idea che non riuscivamo dimenticarci uno dell'altro.
"Come posso dimenticarmi di te se ci pensiamo, se ci cerchiamo....? Perchè questo? Ci sarà un motivo?"
"E pensi che io non lo penso questa cosa? Come facciamo??" Mi ha risposto lei.
Era la prima volta che discutevamo. Non lo avevamo fatto mai. Ma in questo sogno lo facevamo.

Il giorno dopo dovevo partire per raggiungerla.
Lei non lo sapeva.
Sarebbe stata una sorpresa.

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