MY CITY

MY CITY
(foto by Stefano)

August 31, 2008

Fiducia

Quest'anno la strada che porta alle votazioni americane sono seguite da sempre più persone.
E anche da molti italiani.
E molti di questi, fanno il tifo apertamente per uno o l'altro candidato.
Credo che se alcuni italiani potessero votare un candidato americano, lo farebbero subito.
Senza pensarci.
Uno o l'altro avrebbero la piena fiducia di molti italiani.
Già, fiducia verso un candidato.
Ma uno dei due sta avendo maggior consenso, sta avendo maggior entusiasmo attorno a lui.
Questo è Barack Obama.
Questa persona è stata capace di dare fiducia e ricevere fiducia da buona parte della popolazione americana.
E non solo!
Forse alcuni italiani pensano, o sperano, che vincendo alle prossime elezioni americane Barack Obama, possa diventare anche il presidente dell'Italia.
Questo lo sperano in molti! Ma questo bisogna ricordarlo che non succederà.

Non so chi vincerà alle votazioni a novembre.
Non so quale dei due candidati andrà alla Casa Bianca, ma io ho molta fiducia!
Molta fiducia!!!


August 27, 2008

Ben tornati!!!

Un anno è passato in fretta.
Forse troppo in fretta e ora eccovi qui.
Che bello!!!

Ma siete voi realmente e siamo noi realmente?

Riprendendo una canzone dei Modena City Ramblers posso dirvi:

"...Siam venuti tutti quanti a salutarvi
Con un augurio, un abbraccio, una risata e una bottiglia
E le ragazze una lacrima ed un bacio...

...Nonstante le cadute e le rotture del motore
Avete attraversato il continente...

...L'avventura è ripartita
Resta intatta l'ultima idea
E da qualche parte del mondo
C'è qualcuno come te
Che prepara un nuovo viaggio..."

Ben tornati!!!

August 26, 2008

100 post

100 post.
Me lo ripeto:
100 post.
Non ci potevo credere quando leggendo il contatore del blog, mi segnava che in questi sei mesi avessi già messo 100 post.
100 volte mi ero seduto davanti al pc e avevo scritto qualcosa;
100 volte avevo fissato per me e per altre persone delle idee, emozioni, sensazioni, ricordi;
100 volte avevo posto delle domande cercando delle risposte,
100 volte avevo messo parte di me;
100 volte avevo riso, sofferto, volato, sognato, cantato, ballato ed emozionato.

Avevo iniziato un pò per gioco, un pò ascoltando consigli di una cara amica, un pò per volere dire qualcosa.
Senza essere pretenzioso, saggio, o altro.
Ma solo per dire un altro punto di vista, forse il mio punto di vista.
C'è sempre un altro punto di vista.
C'e sempre. Che lo si voglia o no.
Come c'è un altro sentimento, un'altra idea, un diverso modo di vedere le cose, la vita.
E non è che sia peggiore o migliore del nostro. E' solo differente ed essendo tale dobbiamo averne la massima attenzione e rispetto.
Capita che a volte ci possa aiutare, suggerire qualcosa.
Ci sono poi delle volte che come "per magia" ci capita di ascoltare da un'altra persona un punto di vista che mai avremmo pensato..."Però...", pensi "ma lo sai che mi piace il tuo modo di vedere questa cosa?".
E questo concetto che mi piace molto. Io posso avere le mie idee, sentimenti, passioni, convinzioni, ma sono sicuro che vicino o lontano da me c'è un persona che può pensare esattamente all'opposto.
Ed è questo che rende la vita più emozionante.
O no?
Che sia un altro punto di vista a tutti.

August 25, 2008

La ragazza di spalle (parte prima)

Era la mia ultima mattina a New York.
Era il mio ultimo giorno nella grande mela.

Mi ricordo che andai alla solita caffetteria per fare colazione.
Anche quella mattina presi il bagle, muffin al cioccolato e un the.
Mi sedetti in un angolino per gustarmi la mia colazione e per osservare le persone che entravano e uscivano.
Mi è sempre piaciuto, e mi piace tutt'ora, osservare le persone e le cose.
Si possono conoscere tante cose, tanti piccoli particolari che possono aiutarmi a conoscere, a capire meglio sia le persone che le cose che ho attorno.

La "mia" caffetteria era molto accogliente. C'erano anche dei tavolini vicino ad una vetrata che affacciava verso la strada, vicino la porta d'entrata.
Chi si sedeva era come se fosse in una vetrina di un negozio, poteva vedere le persone che passavano dalla strada e queste vedere le persone che facevano colazione.

Entrò una ragazza, bionda, carina.
Ricordo i suoi capelli biondi, lisci, e indossava un giubetto in pelle nera.
La sua bellezza prese la mia attenzione.
La seguii con lo sguardo.
Prese un muffin e un the.
Ma quello che più mi incuriosì di lei fu altro.
Si sedette in un tavolino che dava sulla strada, in uno dei tavolini della vetrina.
La osservai più volte.
Incantevole.
Era divertente come osservava le persone che passavano per la strada.
Prendeva il suo muffin, ne mordicchiava un pezzo e poi rimaneva a guardare fuori la vetrata.
Sembrava incantata dalle persone, dalle macchine, da tutto quello che vedeva fuori la vetrata.
Sembrava incuriosita e divertita.
Era un piacere guardarla nella sua attenta "osservazione" verso quel mondo che si muoveva fuori alla caffetteria.
Ero diventato, poco dopo, pure io un osservatore grazie a lei.
Osservavo lei e le cose e quello che vedeva lei.
Vedevo il fuori della caffetteria e le cose che quella ragazza osservava.

Per un istante avrei voluto alzarmi ed andare a rubarle una parola....magari chiederle il suo nome, da dove veniva, che cosa era attratta nell'osservare fuori dalla vetrata.
Avrei voluto farlo, ma invece rimasi seduto al mio posto tra la mia colazione e l'osservare quella "attenta osservatrice".

In un istante si alzò, gettò il bicchiere di carta del the e la carta del muffin nel cestino e uscì.
Con lei uscì anche parte di quello che stavo osservando.

Poco dopo me ne andai pure io.
Chissà ora cosa starà osservando.

August 24, 2008

Un film: Signorina effe

Un paio di sere fa con un'amica, sono andato a vedere questo film:
Signorina Effe



La trama è questa:
"Una famiglia operaia di origine meridionale trapiantata a Torino, hanno Emma. Emma è impiegata alla Fiat in un settore nuovo, quello informatico. Ha lavorato sodo fin da piccola per cancellare la sua origine e risalire la china. Ora sta per laurearsi in matematica ed è prossima a sposare Silvio, un dirigente dell’azienda torinese, vedovo, con una figlia. E’ il settembre 1980, la Fiat annuncia che licenzierà quindicimila operai. Ha inizio il lungo durissimo sciopero che durerà 35 giorni. Nel clima di scontro senza quartiere tra azienda e classe operaia, Emma è sempre più attratta da un giovane militante che lavora alle presse, Sergio. E per tutta la durata dello scontro la ragazza vive un’intensa ma breve storia d’amore che toglie senso alla sua faticosissima ascesa sociale e la spinge a rompere con la famiglia, a rompere con l’uomo che vuole sposarla. In pochi giorni Emma consumerà drammaticamente l’esperienza più importante della sua vita. Mentre un’epoca si chiude e un’altra se ne apre senza promettere, per i più, niente di buono."

Il film sugli aspetti storici dell'Italia posso dire che è stato interessante, sull'interpretazione e sulla recitazione....lascia un pò desiderare.

Ma una frase mi ha colpito e mi è entrata in testa, recitata da uno degli attori:
"Quando una persona soffre d'amore, diventa cattiva!"

Ma che sia poi vero? O si è più vulnerabili?
Forse una risposta io la posso avere.

August 22, 2008

A tutti...

A tutti quelli che stanno facendo le valigie per tornare
e a quelli che le fanno per partire.
A quelli che sono tornati dalle vacanze abbronzati
e a quelli che invece chiedono "ma l'abbronzatura dove è?"
A quelli che sono innamorati
e a quelli che lo sono stati.
A quelli che progettano già le vacanze per il prossimo anno
e quelli che invece non ne vogliono più sapere...per un bel pò.
A quelli che mettono a posto le foto delle vacanze
e a quelli che la macchina fotografica si è rotta.
A quelli che non sembra vero che un anno sia già passato
e a quelli che invece non ci avevano creduto che passasse in fretta.

A tutti quelli che hanno perso le speranze
e a quelli invece che non la perderanno mai
e
cantano
"We Shall Overcome"


August 20, 2008

Il viaggio

Sono varie le ragioni che spingono le persone a spostarsi, a viaggiare, ad andare a cercare qualcosa di nuovo.
Io sono spinto dalla curiosità, dal volere conoscere qualcosa che non conosco.
E' il sconosciuto che mi da entusiasmo, che mi incuriosisce e mi piace.
E' un modo per conoscere gli altri e conoscere me stesso.
E' qualcosa che mi fa a volte cambiare idea, opinione rispetto le cose e le persone.
Sono tante le definizioni di viaggio, sono tanti che sognano di viaggiare, di andare in luoghi sconosciuti.
Ma cosa spinge le persone a viaggiare è una domande che forse è difficile rispondere.
Forse perchè non c'è una sola risposta.
Il viaggiare è anche un modo per raccontare ad altre persone luoghi che non vedranno mai o anche la possibilità di concretizzare dei luoghi che si aveva solo letto su libri.
E', forse, un modo per crescere, maturare...

E il viaggio come lo si compie?

- Viaggi sempre così da solo?
- In genere sì.
- Ti piace la solitudine? - chiese lei appoggiando il mento sulla mano. - Ti piace viaggiare da solo, mangiare da solo, a lezione sederti lontano dagli altri?
- A nessuno piace la solitudine. Ma non mi faccio in quattro per fare amicizia. Così evito un po' di delusioni" - dissi.
(Pezzo tratto dal libro di Murakami Haruki - Tokio Blues)

August 17, 2008

Vacanze (parte prima)

Oramai ci siamo.
Le vacanze di agosto stanno quasi per finire.
Sono stato bravo. E già, ho fatto il bravo ragazzo in queste vacanze.
Nella prima parte dell'anno avevo già avuto la mia "dose" di vacanze ed ero e sono soddisfatto.
Come dicevo ad un'amica sabato, mentre eravamo seduti su una panchina mangiando un buon gelato,
"Ho fatto dei viaggi incredibili quest'anno! Ho visto il mondo...ho visto persone, cose, oceano e amici..." Cosa chiedere di più?
Un viaggio negli USA non programmato e saltato fuori come il coniglio salta fuori dal capello del mago, dove tutte le persone rimangono a bocca aperta chiedendosi come è successo.
E poi, come ogni anno, il mio giro nella mia "amata" Toscana, Siena.
Avevo, e ho, le batterie cariche dopo questi viaggi, dopo aver visitato questi posti.
Dopo aver ripreso la mia strada, dopo essere partito, dopo avere abbracciato, dopo essermi emozionato e poi alla fine ritornato.
Così in agosto mi ero riproposto di dedicarlo più a tutte quelle cose, piccole o grandi, che avevo in mente da un pò di tempo.
Qualche tranquilla passeggiata.
Qualche giro in bicicletta.
Incontrare amiche e amici che durante l'anno la fretta non mi aiuta.
Ascoltare più musica.
Leggere di più.

Sistemare la camera, spostando e prendendo qualche mobile nuovo, dipingendo qua a la, sistemare qua e la.
E nel mettere a posto qualche quadro appeso, cambiarne qualcuno, spostarne da parete all'altra, notavo una cosa: di quelle poche foto che ho o appese o incorniciate ai muri, ne ho una sola che mi ritrae.
E mi vengono in mente le parole di un'amica che mi chiedeva come mai in tutte le foto che faccio nei miei viaggi, non sono mai fotografato.
E' una cosa mia.
Non mi piace essere fotografato.
Io mi ricordo dove sono stato, cosa ho visitato, chi ho incontrato.
Mi piace vedere sulle fotografie i posti, i luoghi dove ho viaggiato.
Mi piace rivedere le persone, notare i loro sguardi.
Forse non mi piace vedermi nelle foto, tutto qui.

E che abbia forse ragione in parte la canzone di Daniele Silvestri?

"...No non è questione di mancanza di coraggio
Né in questo modo io mi sento
Particolarmente buono o saggio
È che non voglio essere
L’ostaggio di nessuno
Io sono uno e intorno ce n’è molti di più
Così se vuoi vedermi devi cercarmi tu..."

August 11, 2008

Starbucks

Ci sono luoghi in cui posso chiacchierare.
Ce ne sono altri dove posso incontrarmi per ridere, per distrarmi magari dopo una giornata pesante di lavoro o una giornata storta.
Non tutti i luoghi, penso, siano adatti per qualunque tipo di incontro o conversazione.
C'e ne sono alcuni che quando entri, quando ti siedi, è come se lasciassi fuori dalla porta una parte di te, la più indesiderabile.
Ti senti a tuo agio, ti senti "bene" e ti fa piacere a parlare con gli amici di qualche tua difficoltà, di qualche tuo periodo poco sereno passato o presente...

Quando ci sedemmo in quella caffetteria, fu strana la sensazioni che sentii, che ci sarei rimasto per varie ore.
La sensazione di essere "cullato" faceva trascorrere le ore in modo piacevole.
Ricordo che con quel the caldo in un bicchiere in una mano, un dolce da mangiare nell'altra mano e mi miei amici dinnanzi a me a parlare, ragionare, raccontare.....mi sembrava che il tempo si fosse fermato.
Che solo una volta, solo quella volta, avevo avuto la capacità di raccontare cose scordate e lasciate indietro.
Che persino quella caffetteria era in "educato silenzio" ad ascoltare le mie parole.

Ci vorrebbe in ogni città una semplice caffetteria come quella che ho trovato, dove un giorno al mese ogni persona potesse andare a bere un "the caldo in un bicchiere in una mano, un dolce da mangiare nell'altra mano..."

(Nella foto sopra uno Starbucks all'interno,
nella foto sotto il mio buon the)

Sono innamorato?


Oggi Rebecca mi ha chiesto:
"Ma quante magliette di New York hai comprato quando ci sei andato?".
"Un bel pò...."è stata la mia risposta. Soprattutto quelle famose con scritto "I Love NY", dove al posto della parola "Love" c'è un bel cuore rosso.
E già, perchè dopotutto New York non posso non amarla.

"Come potrei non amarla? E' una città avida, ma non egoista. Metropoli vampiro che risucchia, ma mai a tradimento. Sfrontata, arrogante che arraffa tutto ciò che non sapevi avere, ma ti ripaga con gli interessi. Quid pro quo infinito, eterno baratto, occhio per occhio che non perdona. New York delude solo chi non la capisce. E capirla è sopravviverla".

New York è come una bella donna, se te ne innamori non la tradisci mai e lei non lo farà.
E io, che ne sia innamorato?

August 09, 2008

Trattoria in riva al mare

Questo week end me ne vado a riposare, magari in quella tranquilla trattoria in riva al mare...
a pensare
dipingere
ascoltare musica
leggere
e sognare...

Buon week end a tutti

August 07, 2008

Solo andata


Passati quasi tre mesi dal mio ritorno.
Dal mio atterraggio.
A volte mi sembra di essere tornato dalla luna e dopo un viaggio così, di sicuro non può non cambiarti dentro.
O almeno a me è successo.
O di non essere ancora tornato e che il mio biglietto di ritorno lo debba ancora fare.

E il mio stato di "innamoramento" continua e non scende e non demorde.
"Ma come fai? Come è successo?"
Mi hanno chiesto....
Quando ci si innamora di una ragazza non so bene quando possa durare quella fase "idilliaca", tutto è bello, persino le cose che non faresti mai nella tua vita.
Poi, come si sa, tutto passa, o lo lasci passare.
Dopo un pò vedi le cose sotto un diverso punto di vista o...ritorni a vederle come tempo prima.
Quel che ancora non so è quanto possa essere lungo questo periodo di vista.
Per alcuni finisce dopo alcuni per mesi, per altri dopo alcuni anni.
Per altri....mai.

Pensieri estivi sulla mezza età

Oggi stavo leggendo un libro sull'America, quando qualcosa prende la mia attenzione:

"Senza accorgermene, comincio a leggere sui giornali i consigli di giardinaggio - un'attività che gli americani considerano il segno inequivocabile della mezza età (il giardiniere-tipo ha dai 34 ai 49 anni, un reddito superiore ai 50mila dollari e spende 400 dollari l'anno per il suo hobby)."

E così inizio a ragionare:
la mia età è già oltre i 34 anni,
mi piace un pò il giardinaggio e curare d'estate il classico piccolo orto a casa...
mi mancano i 50mila dollari e spendere 400 dollari l'anno.
Ma due punti su quattro li ho.

Allora: sono sulla via del segno inequivocabile della mezza età?
Sono già alla soglia della mezza età?

Che qualcuno mi dica di no!

August 05, 2008

Colonna sonora da viaggio

Come in ogni mio viaggio, ci sono un paio di cose che alla fine me lo faranno ricordare.
Anche dopo diverso tempo mi basta uno sguardo ad una foto, una lettura, qualche riga di un libro, un ascolto di una musica...che d'improvviso mi viene nella testa, come un flash back, dei piccoli episodi del viaggio.
E oltre i libri che ho letto,
oltre le foto che ho scattato,
è la musica che ascoltavo che avevo messo nel mio I Pod che mi suona nella testa in questo periodo.
Già tempo fa in un vecchio post, raccontavo della musica che mi aveva accompagnato per diverso tempo nel mio primo viaggio in Irlanda.
Era stata un pò la mia "colonna sonora da viaggio" ed ogni canzone nell'ascoltarla aveva un gusto differente, dopo aver fatto quel viaggio.

Ed ecco allora la musica che mi ha accompagnato e accompagna in questo periodo...ma poi c'è un'altra musica, un altro sound, che non si può ascoltare, ma solo immaginare.




August 02, 2008

Momento giusto

Dicono che la vita è fatta di attese.
Noi tutti cerchiamo di attendere il "momento giusto" per fare qualcosa durante la nostra vita.
Attendiamo noi stessi, come attendiamo le altre persone.

Mi accorgo che tutte le volte che inizio qualcosa non so mai dove arriverò e se arriverò.
Perchè forse in fondo ho sempre il dubbio che non sia il momento giusto.
Per un viaggio, qualunque viaggio possiamo parlare, potrei immaginare quale possa essere il mio punto di arrivo, ma durante la strada, durante il percorso non so mai quello che incontrerò.
E un pò la cosa mi "preoccupa", un pò mi rende contento, un pò mi rende curioso e alla fine mi sorprende.
Così alle volte attendo, paziento, sempre aspettando questo "momento giusto", forse sperando o sapendo inconsciamente, quale sia il momento più opportuno.

"Viaggio giusto al momento giusto?", mi ha chiesto una cara amica.
Ora direi di sì! Ma chi lo potrebbe dire inizialmente?
Dopo del tempo, attendendo, quello era il momento giusto per il mio viaggio verso gli USA.

E penso che forse tutti noi attendiamo qualcosa, dalla speranza più piccola a quella più grande.
Dopotutto forse tutti stiamo....."Waiting on an angel"

Buon week end a tutti.