MY CITY

MY CITY
(foto by Stefano)

February 16, 2008

Pomeriggio...


Era da tempo che non la vedevo e mi chiese di andare da lei.
Subito partii.
L'emozione era dentro me.
Corto il tragitto, ma profondo.
Correndo mi incontrò lungo le scale, quasi nulla mi sembrava cambiato in lei.
La tristezza poi ci avvolse come miele per il tempo scivolato su noi due.
Il sole calava e rosseggiava la città.
Già nostra, ma per me straniera e incredibile e fredda quella città e ci circondava la nebbia...
"Cosa fai ora? Ti ricordi? Un trasloco che metteva allegria?"
Anni da narrare da un mare all'altro, di viaggi, di storie e persi appuntamenti,
per la prima volta vidi quegli specchi, capii frasi, quadri, foto, soprammobili, i suoi sogni ed i suoi...
E poi la cena a casa sua, la mia nuova cortesia, la musica suonava, stoviglie color nostalgia...
E una tavola come per due nuovi amanti, un profumo su di me di un'estate passata via.
Poi quelle frasi, quasi fossimo due vecchi, rincorrevano solo il tempo dietro a noi, lucidi occhi e domande si fermavano in un bicchiere di vino e tra noi.
La mia America e la sua diventate nella mia la nostra città tanto triste.....
Carte e vento e foto e lacrime e pensieri e domande volan via nella stazione.
E pensavo al ritorno dondolato dal vagone:
"Cara amica il tempo prende il tempo dà...noi corriamo sempre in una direzione, ma qual sia e che senso abbia chi lo sa...".
Ed ora mi restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento, un abbraccio di lei, il suo profumo in un solo saluto.
Ed ora ho solo il cuore e la testa di simboli pieno...

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