MY CITY

MY CITY
(foto by Stefano)

March 09, 2008

Scegliere (secondo tempo)

- Viaggi sempre così da solo?
- In genere sì.
- Ti piace la solitudine? Chiese lei appoggiando il mento sulla mano.
- Ti piace viaggiare da solo, mangiare da solo, a lezione sederti lontano dagli altri?
- A nessuno piace la solitudine. Ma non mi faccio in quattro per fare amicizia.
Così evito un po' di delusioni, dissi.



"Hai ragione.
Alcune volte nella vita bisogna scegliere. Non si può stare sia da una parte che dall’altra.
Non si può stare con una persona che con un’altra. Non si può desiderare una persona e pure un’altra.
Bisogna decidere dove si sta.
Alcune volte è troppo comodo non esporsi, rimanere a guardare e poi fare marcia indietro. O no?
È bello a volte lanciare il sasso e poi nascondere la mano?
Forse è bello vedere poi che succede, fare finta di niente, scappare lontano.
Ma, come mi hai insegnato e mi dici sempre, si deve rispondere, fare chiarezza dentro di se e prendere le nostre decisioni.
Anche e me piacerebbe starmene in un bel posto, notare il variare delle stagioni, notare le persone senza fare o dire nulla.
Anche se quello che faremo, poi alla fine risulterà nel fare soffrire qualcuno e pure noi, ma sarà una gesto onesto verso tutti.
O no?
E non è che se ora sto partendo è che non voglio non scegliere.
E’ questa la mia scelta, è questa la mia risposta."


Era questo che mi disse prima di salutarmi quel giorno.
Ma abbracciandomi mi sussurrò all'orecchio il desiderio di chiederle di non partire. Ma non ci riuscii. La mia testa voleva dirle quelle parole, ma non uscirono dalla mia bocca.
Ma è proprio questo che voleva?



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