MY CITY

MY CITY
(foto by Stefano)

March 05, 2008

Ideale

- Lo sai che all'inizio neppure mi piaceva?
- No?
- E già.....e non mi era per niente simpatico!
- Però...
- Ora invece siamo sposati da 10 anni e abbiamo una bellissima bambina. L'hai vista?
- Sì, quando è venuto tuo marito qui a trovarti questa estate....

Succede molte volte così.
All'inizio la prima impressione, il primo sguardo determina il buon inizio (o non inizio) di qualcosa.
Chissà se poi è vero quel detto che più volte sento:
"Non c'e mai una seconda occasione per fare una buona prima impressione!".
Già all'inizio siamo vittime o carnefici di questo "gioco" nel dare o meno un "volto", una definizione, un quadro a qualcuno.
Forse ha ragione in parte Marina quando mi dice che il "problema è dell'altro che sente assolutamente il bisogno di chiuderti in una scatolina e definirti".
Ma pure noi, forse, in fondo lo facciamo.
Come ad esempio quando a volte idealizziamo le persone; amici, parenti, conoscenti, fidanzati o fidanzate, mogli o mariti.
Si finisce per costruire attorno a loro un qualcosa che a volte c'e e non c'è.
Ma questo non è il problema. Il problema è quando ad un tratto ci accorgiamo ( o si accorgono) che quel qualcosa, quella visione è diversa. O non c'è.
E' come conoscere una diversa persona o quando ci riconoscono in diverso modo.
Ma il "dramma", come dicevo, è quando vediamo quello che non c'è e finiamo per scontrarci con "la realtà".
E quando ci arriviamo scatta "l'incredulità".
Tutto ci cade, tutto ci appare sotto un diverso punto di vista.
E qui che magari cadono le nostre certezze e andiamo in crisi.

- Come? Non ci credo! Non lo farebbe mai...
E' questa la risposta che mi sono sentito dire.

Non so se c'è una "soluzione" a tutto questo. Ci dovrebbe essere la voglia di rimettere in discussione tutto, scontrarsi con l'idea che si aveva dell'altra persona, e capire che quell'idea non corrisponde alla realtà.
E non è l'altra persona che ci possa deludere, ma siano noi stessi che abbiamo proiettato nell'altra persona aspettative, attese, che magari mai sono esistite o mai esisteranno.
Ma dove sarà allora questa realtà? Chi sarà questa persona?

Chissà se ha ragione quando oggi prima di salutarmi mi ha detto:
"Sai, nessuno è perfetto......finché non ti innamori."

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