MY CITY

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(foto by Stefano)

November 02, 2008

Persone non conosciute

Abito in questo paese da circa diciassette anni.
Non conosco molte persone, anche perchè tutti gli amici, i contatti, le frequentazioni sono nella grande città.
Chi mi chiede "Ma tu conosci......?", io rispondo che non conosco nessuno, mi spiace.
E poi un giorno leggendo sul giornalino locale del paese scopri che c'era una ragazza che mi sarebbe piaciuto conoscere.
Questa persona era Alessandra Zecchin.
Nata a Verona il 13 agosto 1988.Fin dai primi anni i suoi interessi e il suo naturale talento la portarono a scrivere con profondità e stile personale, per suo piacere, per una insopprimibile esigenza e non soltanto nell'ambito scolastico. Scriveva molto, nella tristezza come nell’allegria. I temi ricorrenti: l’amore per i suoi genitori, i sentimenti d’affetto, d’amicizia, di complicità per chi aveva accanto, parenti, amici, insegnanti… e per i suoi animali prediletti su tutti, i gatti. Scriveva in prosa e in poesia.
Idealista, solare, piena di gioia di vivere, serena e dolce rivela talvolta nei suoi scritti momenti di malinconico sgomento e nostalgia.
Frequentava con profitto e soddisfazione la 2ª Liceo Psicopedagogico. Aveva molti progetti e molti sogni.
Tutto è rimasto incompiuto.
Il 15 ottobre 2003, alle sette del mattino, ad appena 15 anni e due mesi, cinque minuti dopo essere uscita da casa per recarsi a scuola, ha perso la vita, travolta da un automobilista che… forse troppo stanco, forse troppo veloce, forse troppo distratto… sbandando l’ha investita, incolpevole e prudente, ad un passo dal marciapiede e dalla salvezza.

Su un foglio scriveva:
"Non tutti capiscono che il poeta è una persona con una sensibilità pazzesca cioè una persona che sa esprimere con parole chiare un fenomeno naturale. Un poeta come può, di fronte a questo meraviglioso, sensazionale paesaggio, non scrivere qualcosa di tutto questo? Per sapere la risposta, prendete un foglio e una penna, poi andate in montagna e guardate la tenera erbetta, la soffice rugiada...
con un occhio speciale provate a non scrivere nulla. Se proverete un tremendo "dolore" siete diventati poeti".

Scritto da Alessandra all'età di nove anni.

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