Il mondo dall'alto

Ero sull' Empire State Building.
Ci passai un'intera mattinata.
Il giorno era stupendo, un sole bellissimo, un cielo chiaro ed io ero, e sono, sereno e in pace con me stesso.
Sarai rimasto altre ore su quel grattacielo per vedere "il mondo" dall'alto, ma avevo altre cose da osservare, curiosare che poi sono sceso.
Una sensazione incredibile vedere le cose da quella altezza.
In quel mentre ero concentrato solo su quel momento. E il passato e il futuro non erano nella mia mente.

Mi accorgo che scrivere e raccontare del mio viaggio mi da una certa emozione e la gioia è tanta dentro di me, che mi sento un pò "geloso" nel raccontarlo un pò a tutti.
Ma poi mi accorgo che è bello raccontare di tutto quello che ho visto, provato...perchè anche questo viaggio fa parte di me.

Congelamento o ibernazione

Sembrava che tutto si fosse congelato, o forse, ibernato.
Sembrava che dal nostro ultimo incontro (era il venti luglio dell'anno scorso) non fosse passato tutto quel tempo e che i mesi, le stagioni, il passaggio dall'anno vecchio a quello nuovo, non ci fossero appartenuti.
Sembrava che fossero passati pochi istanti, o forse poche ore dal nostro ultimo abbraccio e saluto.

Quando li vidi all'aeroporto pensai solo "Eccoli! Che bello.....!".
Niente di più.
E nell'abbracciarli stretti a me, quello stato di congelamento, di ibernazione svanì.
Nell'uscire dall'aeroporto per fare due passi assieme all'amico, mi colpii lo scenario della città di notte, ma anche il chiacchierare tranquillamente della nostra città natìa, della sua e loro città dove vivevano, delle cose che avevo lasciato momentaneamente e delle cose che vivevano in quell'istante.
In quell'istante mi sentivo catapultato indietro e avanti nel tempo.
Indietro, parlando prima della loro partenza, avanti per il futuro che l'aspetterà e mi aspetterà.

Un pizzico di emozione passò il mio corpo, la gioia, ma fui bravo nel nasconderla.
Nella partenza invece non fui così bravo.

Ma questa è un altro racconto.

Una settimana dopo...

E' passata una settimana da quando sono tornato dal mio viaggio.
E' passata una settimana e il mio entusiasmo è ancora alto.
Altissimo.
"E' stato un viaggio molto importante per me, mi è servito tanto", ho risposto questa sera ad un'amica quando le parlavo della mia esperienza.
Sto cercando in questi giorni di come meglio raccontare tutte le cose che ho visto, sentito, assaggiato, gustato, incontrato. Ma non è semplice.
E chi mi chiede di raccontare qualcosa mi accorgo che inizio e parlo per ore...
Ogni tanto in questi giorni mi capita di fare dei paragoni tra quello che incontro tutti i giorni e quello che ho visto lontano da me. Lo so, potrebbe essere sbagliato, ma mi capita.

Oggi un mio collega domandandomi cosa mi manca e che non ho qui rispetto a quello che avevo una settimana fa, non sono riuscito a rispondere.
Anche se in tutta onestà la mia risposta precisa e chiara l'avevo e l'ho già nella testa.
E voi l'avete la risposta?

Andata e ritorno

Si sa benissimo che ad ogni viaggio c'è un'andata

e c'è anche un ritorno....

ma tutto quello che c'è in mezzo (ed è tantissimo) è quello che cercherò di raccontare.....